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POLITICHE SOCIALI - Venerdì 1 aprile alla Città del Ragazzo

Convegno nazionale su inserimento sociale neo-maggiorenni in uscita da comunità

29-03-2011 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura degli organizzatori)
Un convegno nazionale sui cosiddetti neo maggiorenni che hanno chiuso il loro percorso di accoglienza all'interno di comunità per minori e/o in affidamento famigliare e sulla loro necessità di realizzarsi grazie al raggiungimento dell'autonomia personale. E' quello in programma venerdì 1 aprile, alla Città del Ragazzo di viale Don Calabria, che lo ha realizzato insieme a Unife - che da quattro anni promuove e presiede scientificamente l'iniziativa annuale insieme agli Enti e alle Istituzioni del territorio sulle tematiche relative alla protezione dei minori fuori famiglia - , Regione (Difensore Civico), Asp (Centro Servizi alla Persona) e Agevolando, l'associazione che realizza progetti a favori di ex ospiti di comunità delle province di Bologna, Modena, Ravenna e Ferrara. Provenienti quindi anche della storica comunità ferrarese intitolata a Don Calabria, che accoglie oggi una decina di ragazzi, tutti maschi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, qui dirottati dai Servizi Sociali e dal Tribunale dei Minori. Molti i temi che saranno affrontati da relatori provenienti da Enti e Atenei di tutta Italia (con un numero di partecipanti, tra educatori, assistenti sociali, ex ospiti di comunità, che supera quota 200 persone): dai processi protettivi diretti a sostenere i giovani in uscita dalle comunità al lavoro di rete per favorire il loro inserimento occupazionale grazie alla collaborazione di pubblico e privato; dalle relazioni tra pari nei rapporti di cura, al rapporto costi benefici nelle strategie di intervento. A confronto saranno varie esperienze importate da tutta la Penisola, tra cui l'esperienza sperimentale del gruppo appartamento ferrarese per neo maggiorenni di via Volano in cui i ragazzi - impegnati di giorno in attività scolastiche e formative - vengono guidati verso l'esterno dapprima con periodi di sperimentazione in azienda poi con situazioni di convivenza in abitazioni esterne e indipendenti. Un aspetto, quest'ultimo, che i fautori del convegno stanno sviluppando così da favorire concretamente i concetti di inserimento sociale e conquista dell'autonomia. L'Università di Ferrara è da anni impegnata nella promozione di eventi formativi, quali il Master sulla Tutela e i diritti dei minori, diretto dalla docente Paola Bastianoni, e i convegni annuali sui temi dell'accoglienza e della protezione dei minori rivolti a sensibilizzare e a promuovere una cultura della relazione, della solidarietà e dell'impegno sociali. Nello specifico del convegno 2011, si tratta «di un tema innovativo - secondo il direttore della Città del Ragazzo, Giuseppe Sarti - che verrà sviscerato con i crismi della scientificità. Perché i progetti sociali, oggi più che mai, la richiedono, anche grazie alla sinergia con le imprese». Sinergia garantita da Confartigianato, «che nel rispetto di una vocazione che unisce impresa e solidarietà - è il pensiero del vice segretario generale, Paolo Cirelli - , sta cercando concretamente di inserire questi ragazzi in azienda con tirocini formativi». Un aspetto, quello della sistematicità e della rete, su cui insiste anche il Presidente Asp, Sergio Gnudi, «che parla di misure indispensabili per non perdere gli investimenti economici fatti su questi giovani. E' importante che Ferrara diventi città della buona prassi». Parole confermate dal direttore Asp, Maurizio Pesci, secondo cui «bisogna patrimonializzare gli interventi fatti ogni anno in comunità. O si dà seguito a questi percorsi con periodi di affiancamento esterno, o una volta che i ragazzi escono da quella che di fatto è la loro famiglia putativa, le criticità e le vulnerabilità tornano a manifestarsi». «I successi individuali - chiarisce Bastianoni - garantiscono al singolo la possibilità di esprimersi liberamente e garantiscono alla società di non dover sostenere questi soggetti tutta la vita. Il convegno nasce proprio dall'esigenza di costruire un pensiero partecipato e una rete di servizi reali per offrire sostegno e supporto ai giovani in uscita dalle comunità e dagli affidamenti familiari». Soddisfatta l'assessore ai Servizi Sociali, Chiara Sapigni: «Il numero dei partecipanti è il segnale che la società sta cambiando e si sta attrezzando per i mutamenti. L'impegno del Comune, condiviso da tutti i soggetti coinvolti, è principalmente di capire le esigenze ed adeguare le risposte al cambiamento della società e delle persone. In particolare adoperarsi per mantenere solida ed attiva la rete tra le Istituzioni, i servizi, le famiglie ed il Terzo Settore ed accompagnare realmente i ragazzi verso la propria autonomia». E' Federico Zullo, presidente di Agevolando e a sua volta ex ospite di comunità, a sintetizzare il messaggio. Premesso che la stessa segreteria organizzativa dell'evento è gestita dai ragazzi di Agevolando, «a dimostrazione che chi esce dalla comunità può farcela, il nostro obiettivo è creare intorno a questo tema una nuova cultura scientifica e sociale. Noi siamo rappresentativi a livello pubblico e di settore».
Appuntamento venerdì 1 aprile alla Città del Ragazzo. Presenzieranno le autorità cittadine.