Il progetto relativo alla realizzazione di un'opera antipropagazione dell'inquinamento di via Caretti, che la Giunta ha approvato il 2 dicembre scorso è l'ultima tappa di un processo che ha visto l'attuale Amministrazione Comunale farsi carico della situazione del Quadrante Est, indagando sulle dimensioni reali del problema ambientale e condividendo le informazioni con i cittadini interessati. Certo è che questa Amministrazione era a conoscenza delle problematiche dell'area quando ha approvato il progetto nel dicembre scorso. E certo è anche che se la stessa caparbietà di conoscenza e di volontà di intervenire fosse stata dimostrata anche in epoche passate ci troveremmo oggi a fare i conti con una situazione sicuramente diversa: non possiamo affermare se migliore o peggiore, ma sicuramente diversa.
In merito al progetto, questo riguarda un intervento pilota per la realizzazione, nell'area verde prospiciente via dei Gerani, di un diaframma plastico impermeabile, della lunghezza di circa 52 metri, collocato alla profondità di 11-12 metri dal piano di campagna. L'obiettivo che si propone è quello di confinare il corpo della discarica e di intercettare il flusso della falda che si è riscontrato essere orientato nella direzione SE-NW.
E' stata scelta quest'area non solo perché di proprietà dell'Amministrazione Comunale, ma soprattutto perché risulta al di fuori del sedime della discarica e la profondità indicata nella progettazione è tale da garantire il raggiungimento dello strato di argilla, per immorsare i pannelli che costituiscono il diaframma.
Questo tratto di barriera non ha la pretesa di costituire un elemento di contenimento completo e definitivo: come più volte ribadito, l'opera in questione non può che rappresentare il primo di una serie di interventi. E' infatti intenzione del Comune di Ferrara dare un seguito all'opera antipropagazione dell'inquinamento, facendo ricorso a soluzioni innovative che consentano di intervenire in un contesto in cui la rimozione dei rifiuti presenti non è attuabile. Ed è proprio la valutazione degli effetti prodotti da tale opera che darà fondamentali indicazioni per la progettazione dei prossimi interventi per la messa in sicurezza e la bonifica dell'intero "Quadrante Est".