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Giusti tasselli e tessere mancanti nel mosaico della città

21-07-2006 / A parer mio

di Andrea Botti

Molti i palazzi restaurati grazie ad interventi che hanno riscosso consensi unanimi (Tassoni quasi ultimato, Bonacossi, Bentivoglio, Costabili Bevilacqua), tanti i progetti in cantiere che però vanno spesso a cozzare con problemi che, il più delle volte, sono di natura finanziaria. Fondi che tardano ad arrivare o che addirittura vengono cancellati. Ed è anche per questo che di certe operazioni annunciate già da anni non si vede ancora nulla. Nell'ambizioso programma di mandato di cui ha parlato ufficialmente alla città proprio in questi giorni il sindaco Sateriale, figurano lavori ultimati, altri in via di esecuzione e di altri ancora invece non si vede traccia.
Cominciamo dalla grande operazione che muterà il volto di via Bologna. Già dalla scorsa estate sarebbero dovuto partire il lotto viale Volano-via Foro Boario e i primi cantieri per l'interramento delle due ferrovie, mentre in realtà entrambi i progetti tardano a decollare. Su via Bologna sono stati eseguiti scavi per posare condotte dei vari servizi compresa la geotermia, ma i ritardi legati forse alle operazioni di esproprio che incontrano non pochi contrasti, appaiono evidenti. Per quanto riguarda i cantieri delle Ferrovie dell'Emilia Romagna, sono in corso lavori per l'eliminazione di alcuni passaggi a livello in via Ravenna e ad Aguscello e gli uffici tecnici risultano impegnati nelle procedure per la nuova assegnazione degli appalti dopo il crack di Coopcostruttori capofila delle imprese che avrebbero dovuto effettuare le opere.
Ben riusciti gli interventi di riqualificazione nell'area di via Kennedy con una nuova disciplina della mobilità che in pratica si muove attorno alla piccola rotatoria alla confluenza con via Bologna, dove di recente è stata collocata, con scelta apprezzata, una pregevole opera dello scultore concittadino Mario Piva. Restando con l'obiettivo puntato in questo quartiere, non possiamo però ignorare alcuni "buchi neri" che da troppo tempo sono in attesa di soluzione: la riqualificazione del porto turistico e del complesso della darsena di S.Paolo e dell'ex Foro Boario con tutto quello che negli anni è cresciuto nelle adiacenze. Parliamo degli edifici che ospitavano servizi pubblici della vecchia azienda municipalizzata per la gestione della raccolta rifiuti. Siamo di fronte ad un'area aggredita da un degrado incalzante, dove di notte trovano rifugio clandestini e disperati, dove spesso si verificano episodi vandalismo incendiario. Negli edifici hanno sede ancora alcuni uffici di associazioni e nei magazzini abbandonati sono rimasti cumuli di materiali che in qualche modo potrebbero essere recuperati. Anche qui, in via Foro Boario, è pronto un progetto di edilizia abitativa, una nuova espansione a ridosso di quella ferrovia che, si spera presto, correrà all'interno di un tunnel fino alla Rivana.
Ecco la Ferrara dell'immediato futuro che anche in questo grande quartiere che conta 25 mila abitanti ha in serbo mutamenti importanti. Ma il "buco" più inquietante di via Bologna continua ad essere quel Palazzo degli Specchi che già al momento della sua progettazione fu caratterizzato da scarsa trasparenza e dalla più assoluta mancanza di chiarezza sul suo utilizzo. Gli uffici finanziari che sarebbero dovuti diventare gli inquilini del mastodontico complesso, una volta finiti i lavori espressero il loro netto rifiuto all'operazione e quel centro direzionale vuoto, abbandonato e devastato nel corso degli anni, purtroppo è ancora lì, nello stesso stato. Due anni fa la giunta comunale intraprese una trattativa con una immobiliare romana che sembrava avviata a soluzione finalmente positiva, ma ancora non vi sarebbero certezze su come andrà a finire l'incresciosa storia del Palazzo. L'amministrazione municipale sembra sia interessata a trasferire nell'edificio di via Beethoven diversi suoi uffici ora sparsi per la città, prendendo in locazione alcuni degli spazi che da ormai quindici anni sono desolatamente vuoti. Potrebbe essere un primo importante passo verso una nuova destinazione dell'immobile.