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Appunti da Internazionale a Ferrara: 'Italia non è addormentata, è malata

05-10-2013 / A parer mio

di Cecilia Polizzi

Internazionale a Ferrara - La bella addormentata - Cinema Apollo 4 ottobre 2013

 

Che cos'è l'anomalia italiana? "Insufficienza della classe dirigente, una magistratura beatificata e all'occorrenza criminalizzata ma soprattutto, il sistema burocratico e la lunghezza ipertrofica della giustizia civile."
Con queste parole Enrico Mentana, direttore di La7, introduce il dibattito di uno dei principali incontri del Festival di Internazionale a Ferrara. Ad accompagnarlo sul palco troviamo Michael Braun, corrispondente del quotidiano tedesco Die Zeitung, Dimitri Deliolanes (Ert tv) e Stephan Faris (Time).
Le tematiche analizzate durante l'incontro riguardano le mancanze e le reticenze dei partiti e delle figure politiche. Il sistema delle rappresentanze impone l'emergere di una personalità carismatica di spicco. Ma chi si sente rappresentato e da chi?
Assistiamo alla costante perdita di orientamento del Partito Democratico che non è in grado di promuovere un progetto politico efficiente. L'essere portavoce dei sentimenti e dei valori di una collettività, assume nell'era moderna un carattere utopico. D'altra parte la Sinistra sembra aver dimenticato le proprie classi sociali per radicarsi invece in uno stato di condizionamento e adattamento, piuttosto che d'azione.
Michael Braun - "Il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea e l'Unione Europea stessa con le politiche d'austerità e i tecnocrati al governo: ci troviamo di fronte ad un quadro sconsolante che non unifica i cittadini ma che si limita al soddisfacimento di diktat che non hanno nulla a che vedere con l'imposizione di una politica trasparente che si discosti dal clientelismo e dalla corruzione, E lo deve fare incominciando dalla rifondazione degli stessi partiti politici che hanno perduto l'orientamento alla verità. Costringere i cittadini ad identificarsi con un leader respinge la possibilità di realizzazione di un'unione necessaria."
Il prolasso dell'economia viene mistificato dietro l'acceso dibattito sulla figura di Berlusconi che spesso diviene alibi dell'inefficienza della politica. Enrico Mentana avanza anche l'ipotesi che questa inadeguatezza derivi dall'era del progresso digitale: "i politici italiani sono nati in un'altra epoca, non era stata introdotta la moneta unica e non si era presentato mai nel passato, un cambio così radicale nel circuito della comunicazione".
D'altro canto "a contribuire alla creazione di questo sistema politico cristallizzatosi su antiche metodologie, troviamo il generale assopimento delle classi sociali. Il sentimento diffuso di rassegnazione, soprattutto da parte dei giovani, non fa altro che incrementare questa condizione di stasi del paese e della politica italiana. L'opinione pubblica dovrebbe essere più preparata, più cosciente senza incorrere in estremismi".
Dimitri Deliolanes - "Il caso di Alba Dorata, sottolinea la volontà della Grecia di difendere lo stato di diritto e le istituzioni democratiche. Paradossalmente i partiti o i politici condannati possono assumere più forza a livello pubblico, a partire appunto dall'attenzione mediatica che viene loro dedicata".
Il dibattito pubblico dovrebbe perciò allontanarsi dal boom informatico che riguarda le vicende legate a Silvio Berlusconi. Questa eccessiva concentrazione delle classi popolari e politiche sulla condizione dell'ex premier, allontana tutto e tutti dagli obiettivi primari della politica italiana. Nessuno è in grado di fornire una soluzione immediata ai problemi dell'Italia. In un paese che si arrotola su se stesso, la mera critica e l'agitazione popolare rimangono fine a se stesse se non vengono accompagnate da una forma di inquadramento politico.