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giovedì, 02 maggio 2024.

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SICUREZZA E POLITICHE SOCIALI - Dall'Amministrazione 30mila euro per un programma strategico. Coletti e Lodi: "Detenzione va intesa come periodo rieducativo. Il progetto significa riscatto personale"

Parte "Parchi Puliti", il progetto di reinserimento sociale che impegna i detenuti nella pulizia delle aree verdi di Ferrara

09-04-2024 / Giorno per giorno

Un progetto di reinserimento sociale che impegna i detenuti nella pulizia dei principali parchi della città. Prende il via "Parchi Puliti", il piano voluto e finanziato con 30mila euro dall'Amministrazione comunale, che vede il coinvolgimento in veste di partner della Casa Circondariale "Costantino Satta" di Ferrara, di Ferrara Tua e IAL (Istituto Apprendimento Lavoro), enti legati fra loro da un protocollo di intesa.

La progettualità si svolgerà per un anno e vedrà coinvolti un numero massimo di 7 detenuti - nominati dalla Casa Circondariale -, i quali potranno svolgere la mansione lavorativa a seguito del superamento di un periodo di apprendimento teorico dei temi della sicurezza sul lavoro, articolato attraverso un corso di 3 giornate alla settimana da 4 ore ciascuna sotto la supervisione dei formatori di IAL. Con Ferrara Tua, azienda ospitante, verrà elaborato un piano di accompagnamento individuale. I beneficiari del progetto saranno costantemente accompagnati e monitorati nell'adempimento del lavoro, che si svolgerà fra i parchi Coletta, Giordano Bruno, Enrico Toti, Urbano, Massari e Pareschi.

"Una nuova iniziativa che vede protagonista il Comune di Ferrara e la Casa Circondariale - spiega l'assessore comunale alle Politiche sociali, Cristina Coletti -, per strutturare ulteriori opportunità di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti. La detenzione, infatti, deve essere intesa come un periodo rieducativo ed è importante, per il benessere collettivo all'interno delle strutture detentive, prevedere momenti di crescita personale e di confronto con la società esterna in vista di un fine pena. Questo progetto mira a far scoprire ai detenuti nuove possibilità e anche a far cambiare alla cittadinanza la visione del carcere come un luogo isolato. Parchi Puliti rappresenta un'opportunità sociale colta dalla Casa Circondariale, da Ferrara Tua e Ial. Un ringraziamento particolare va alla direttrice della casa circondariale Maria Nicoletta Toscani, che ha collaborato con determinazione alla piena riuscita del progetto".

"La nascita di questo progetto - afferma il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi - si cala perfettamente nel contesto di rigenerazione urbana e riqualificazione portato avanti dall'Amministrazione comunale sin dal 2020 nelle aree verdi della città che saranno tenute pulite dai detenuti. Stiamo parlando di aree verdi che per anni sono state teatro anche di episodi criminosi, e che per questo non erano vissute dalle famiglie come meritavano di essere. Così come abbiamo realizzato diverse iniziative per portare ad un meritato riscatto dei parchi cittadini, oggi è un giorno importante perché possiamo dare il via ad un progetto basato sul riscatto personale delle persone che si trovano a trascorrere un periodo in carcere. Un ringraziamento va a chi ci ha creduto da subito, fra cui la Comandante Annalisa Gadaleta".

Annamaria Romano, funzionario Giuridico Pedagogico dell'istituto penitenziario della città, sottolinea la valenza di un progetto che "coniuga due aspetti fondamentali dell'inclusione, che sono la formazione e il lavoro. Questi due aspetti fanno sì che si possano superare gli ostacoli che hanno portato le persone coinvolte alla fuoriuscita dal contesto sociale".

Le ore di tutoraggio sul campo, 500 quelle previste, saranno integrato da azioni di monitoraggio che consistono in visite di verifica, così da permettere la valutazione puntuale dei progressi ottenuti dai detenuti all'interno del percorso di accompagnamento lavorativo. A IAL il compito di tenere colloqui con ogni utente, che dovrà essere chiamato a tenere anche una sorta di ‘diario di bordo' sul quale potersi auto-valutare. Attraverso questa osservazione costante, si potranno prevedere i fenomeni di abbandono, comportamenti a rischio ed incentivare le buone prassi per un pieno reinserimento sociale.

"La priorità è creare un percorso che faccia vedere alla cittadinanza che queste persone sono un'opportunità e non un problema" conClude Lorenzo Schiavina di IAL Ferrara.

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